mercoledì 13 maggio 2015

Il timore del termine e dell'infinito

Dopo la morte di Tito (presidente della repubblica socialista federale di Jugoslavia) nel 1980 l'ex Jugoslavia  si trovò alla porta di una dissoluzione della federazione, comportando  rivolte tra i stati attuali componenti.
Una delle tante guerre sanguinose ricordate fin oggi è avvenuta in Bosnia ed Erzegovina; una guerra che ha puntato al genocidio e alla pulizia etnica di minoranze, tutto per omogenizzare il territorio a costi cechi.
Non sappiamo precisamente cosa è girato in mente ai politici dell' epoca e chi ha voluto prefazionare questo obbiettivo, ma possiamo trovare testimoni e vittime anche ad'oggi di questa guerra.
La guerra non è stato solo una macchia nera nella storia ma un indelebile nero nel tempo.
Nei testi e nei documenti troviamo solo nero su bianco, numeri e fatti, sì, quello realmente è accaduto ed è stato però anche altro non scritto è stato.
Avendo assistito alcuni testimoni, anche dopo anni e anni di cambiamenti, ricordano nei minimi dettagli i dolori e rabbia che hanno provato e che provano anche adesso; sono stati vittimi di schok psicologici e abusati di orrori e trattati in modo discriminanti per le proprie radici.
Non riusciremo a sentire quello che hanno provato in quel periodo, ma possiamo solo ricordare questo per non ripeterlo più.
                                                                                      
      
                                                                    Hu Lina

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.