Tra il cinque aprile 1992 e il ventinove febbraio 1996 vi è
stato l'assedio di Sarajevo. È stato l'assedio più lungo avvenuto durante la
guerra in Bosnia ed Erzegovina e il più lungo della storia bellica moderna.
Vide scontrarsi il governo bosniaco, che aveva dichiarato l'indipendenza, contro l'armata popolare jugoslava e le forze serbe.
Ora, vorrei concentrarmi sul ruolo religioso. L'assedio vi
fu per cause politiche quindi perché condurre una campagna di pulizia etnica?
Mi chiedo perché le forze serbe abbiano condotto questa
campagna.
Mi chiedo perché bisogna perseguitare un popolo solo perché
ha idee, ideali, usanze diversi, solo perché non ha lo stesso orientamento
religioso e politico.
Mi chiedo perché debba nascere un conflitto solo perché non
si condividono le stesse idee, le stesse credenze.
Non so rispondere a queste
domande, ma non dovrei essere l'unico a pormele.
Perché non si riesce a
risolvere una controversia con la diplomazia?
Mi chiedo cosa stesse facendo il resto del mondo mentre
migliaia di uomini, donne, bambini venivano uccisi da altri uomini. Con che
diritto un uomo può togliere ad un altro uomo la vita, la dignità, la propria
moglie, i propri figli. La guerra in Bosnia è solo uno dei tanti casi in cui
tutto ciò avviene. E il resto del mondo cosa sta facendo?
Nulla.
Vi ricordo che se non alimentiamo la memoria, la storia si
ripete.
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